GRAFENE, DALLA MATITA ALLA TECNOLOGIA

Il grafene è stato scoperto pochi anni fa, ma è ritenuto già da prestigiosi Istituti di ricerca e da importanti studiosi il materiale più resistente mai considerato. Si tratta di uno strato bidimensionale di carbonio: polivalente e versatile, che può essere utilizzato in vari campi, dalla produzione di pannelli solari alla biotecnologia, con la possibilità in futuro di rivoluzionare, sfruttando tutto il suo potenziale, anche l’industria automobilistica.

Si è sempre felici quando si acquista un prodotto tecnologico di ultima generazione in uno dei tanti store di elettronica presenti in quasi tutte le nostre città. Al contempo, però, prima di effettuare il pagamento in cassa si riflette sempre sul fatto che lo smartphone o il tablet che abbiamo in mano possa diventare in un breve lasso di tempo uno strumento vetusto da cambiare a causa di nuove scoperte e ricerche scientifiche all’avanguardia con l’obiettivo di rendere più confortevoli e sicuri i macchinari e gli strumenti di cui disponiamo, progettandoli con materiali innovativi. In tale contesto s’inserisce il grafene, un sottile strato di carbonio puro considerato uno tra i materiali più leggeri che esistano: ha una forte densità, è trasparente e sopporta anche alte temperature. Il grafene è l’erede naturale del silicio nei dispositivi elettronici, in quanto entrambi sono eccellenti conduttori di corrente, ma a differenza di quest’ultimo, che con l’elevato utilizzo tende a surriscaldarsi, questo nuovo materiale permette, invece, il passaggio di corrente mantenendo la temperatura ambiente. Questa peculiarità dà al grafene l’opportunità di ritagliarsi un ruolo rilevante anche nel mondo dell’automotive sia per quanto riguarda i modelli ibridi/elettrici, sia per l’elettronica di bordo e per la stessa carrozzeria della vettura. L’essere resistente come il diamante e malleabile come la plastica consente al grafene di candidarsi come il materiale del futuro anche per quanto riguarda la carrozzeria delle auto.