UTILITARIA CHIC
Ripercorriamo il restauro completo di una Bianchina “Trasformabile” 3^ serie del 1961 eseguito, dalla Carrozzeria Durosini, seguendo le preziose indicazioni del Commissario specialista del Bianchina Club.
La Bianchina fu presentata nel settembre 1957 al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Una location, probabilmente, non casuale, perché la vettura pur mantenendo le caratteristiche tecniche della Fiat 500, di cui utilizzava autotelaio e meccanica, ambiva a rappresentare la versione lussuosa della utilitaria torinese. Inoltre, il fatto di portare il marchio Bianchi le donava un certo alone di prestigio, confermato dalle migliori finiture e da tutta una serie di particolari che richiamavano al lusso delle automobili di rango superiore. La nuova vettura fu inizialmente proposta nell’unica versione, denominata “Trasformabile”, con carrozzeria a 3 volumi. A livello estetico, questa versione era immediatamente identificabile per i montanti laterali arrotondati al posteriore e tetto centrale apribile in tela che inglobava il lunotto in plexiglass, portiere incernierate dietro, tre listelli cromati sulle fiancate posteriori e pinne che terminavano con i gruppi ottici posteriori, mentre all’anteriore spiccavano i paraurti cromati con rostri laterali che inglobavano le luci di direzione e l’ampia mascherina centrale anch’essa cromata. Per quanto riguarda la meccanica, dopo la versione iniziale con motore bicilindrico da 479 cc con 15 cv, nel 1960 la cilindrata fu portata a 499 cc per una potenza di 18 cv, inoltre fu proposta una versione “Special” con verniciatura bicolore e motore potenziato a 21 cv. All’inizio della commercializzazione, nonostante il costo superiore del 15% le vendite superarono quelle della più economica Fiat 500, grazie anche alla lunga rateizzazione fino a trenta mensilità proposta dalla SAVA. Nel 1962 la “Trasformabile” fu sostituita dalla Berlina 4 posti con tetto chiuso, disponibile sia in allestimento base sia Special, che andò ad affiancare le altre due versioni in listino, Panorama e Cabriolet, disponibili però in allestimento unico. Nel 1969, dopo un ulteriore restyling a metà anni Sessanta e l’adozione del motore più evoluto di tipo F, tutte le Bianchine uscirono di produzione, sostituite dalla più moderna A112. Se vuoi procedere con la lettura clicca QUI.