L’ASSICURAZIONE PUÒ ESSERE IL MAGGIORE OSTACOLO PER LE AUTO A GUIDA AUTONOMA
La tecnologia non si può fermare, ma le auto a guida autonoma possono rappresentare un serio problema per le assicurazioni ai fini della responsabilità in caso d’incidente.
Si dice che i veicoli a guida autonoma verranno commercializzati entro il 2020, ma prima di allora occorre affrontare un problema di responsabilità con le assicurazioni che potrebbero rallentare il processo evolutivo di questi veicoli in assenza di regole chiare.
Uno studio americano ha stabilito che la capacità di circolazione autostradale potrebbe triplicare senza problemi se le auto “robot” fossero diffuse. I veicoli autonomi sarebbero in grado di viaggiare in stretta vicinanza l’uno all’altro, a velocità più elevate in modo sicuro.
Anche se i veicoli “robot” promettono la guida più sicura, grazie ai miglioramenti tecnologici che già sembrano avere un effetto positivo sugli incidenti mortali, rimane il fatto che in caso di collisione contro un altro veicolo guidato da un essere umano non si è, allo stato attuale, in grado di stabilire chi sia il responsabile. Il problema di stabilire la responsabilità in un incidente non dipenderebbe più solo dal non rispetto delle regole di circolazione, ma anche da probabili anomalie tecniche insite nei sistemi complessi adottati per la guida autonoma. In questi casi chi può dire chi sia il responsabile?
Alcune soluzioni sono state prospettate, almeno finché esisteranno ancora auto guidate da esseri umani: una di queste suggerisce una specie di responsabilità assoluta del costruttore del veicolo a guida autonoma, associata alla vendita di un pack con l’acquisto dell’auto. Non ci sarebbe più una questione di colpa del produttore della macchina robot da dimostrare, ma sarebbe semplicemente responsabile per eventuali danni in caso di incidente. Ovviamente un’ipotesi del genere non viene ben accolta dai costruttori dei veicoli.
