Legislazione

CONNECTED CAR E INTERNET OF THINGS: IMPLICAZIONI GIURIDICO-PRATICHE DELLA TECNOLOGIA APPLICATA ALL’ AUTOMOTIVE

Si fa tanto parlare di auto connesse, di trasmissione telematica dei dati, ma ancora poco di come devono essere trattate le informazioni raccolte da parte di chi ha interesse. Una delle sfide future del legislatore è quella di regolamentare la materia per non invadere la privacy del consumatore e nello stesso tempo permettere all’utilizzatore dei dati di offrire un servizio efficiente e personalizzato.

Mentre leggo, elaboro informazioni, scrivo, mi rendo conto di quanto sia difficile stendere un articolo sul tema: diritto e nuove tecnologie che implicano commistioni con altri rami del sapere come l’economia, la sociologia, la politica economica e la psicologia. “Parlare” di Internet of Things – letteralmente “l’internet delle cose” – di nuove tecnologie di raccolta e, soprattutto, di scambio di informazioni – information sharing – implica, per la stessa natura poliedrica dell’argomento, lo spaziare tra tutte queste materie. Questo articolo e, dietro di esso, chi lo scrive, non ha di certo la supponenza di poter affrontare in modo specifico e approfondito la tematica, proprio perché occorrerebbe l’apporto di diversi esperti. Una seppur breve riflessione sullo IoT, la “connected cara” e i rapporti tra mondo automotive e nuove tecnologie, dato il rapido incalzare degli eventi, è tuttavia doverosa. 

Dott.ssa Licia Albertazzi – abilitata all’esercizio della professione forense, ex dottoranda di ricerca in Diritto amministrativo presso l’Università degli Studi di Pavia, consulente in diritto delle assicurazioni e diritto dello sport.
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