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ACCESSO AI DATI TECNICI: AICA HA LA SOLUZIONE

Con l’avvento delle automobili connesse il dibattito sull’accesso ai dati tecnici per quanto concerne l’autoriparazione, ricoprirà un ruolo ancora più rilevante. Per tale ragione AICA, l’associazione italiana costruttori di autoattrezzature, è intervenuta sul tema per informare gli operatori, i professionisti e le istituzioni sulle problematiche e sulle possibili soluzioni.

All’interno del comparto automotive ci sono da sempre argomenti più influenti e importanti di altri e l’accesso ai dati tecnici del veicolo è sicuramente uno di quelli che rappresentano una materia di forte attualità che nel breve futuro avrà delle ripercussioni sull’andamento generale dell’intera filiera. In relazione a ciò la Commissione Europea ha avviato il progetto C-ITS per studiare una “piattaforma di accesso ai dati che sia interoperabile, standardizzata, sicura e aperta”. Il rapporto finale del progetto indica tre possibili soluzioni: un programma interoperabile aperto a bordo veicolo (OTP), un’ interfaccia diretta evoluta (IVI) e una piattaforma esterna basata su cloud (“Extended Vehicle”), quest’ultima sostenuta dalle case costruttrici. Al contrario, l’associazione italiana costruttori di autoattrezzature (AICA,) afferma che sia necessario mantenere una connessione standard on-board per l’accesso diretto ai dati del veicolo, sottolineando gli aspetti negativi di una soluzione come l’Extended Vehicle, tra i quali spicca il rapporto di dipendenza che si potrebbe creare nel momento in cui gli operatori dovessero interagire costantemente con i costruttori per ottenere i dati tecnici utili per la riparazione. Un secondo aspetto da non sottovalutare è senz’altro il potenziale problema della sicurezza che si creerebbe concentrando tutti i dati in un unico server, che renderebbe l’intero sistema estremamente vulnerabile a un eventuale attacco da parte di hacker. Se vuoi procedere con la lettura clicca QUI.

 

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